Fico

Uno sabato sera mi ha chiesto che lavoro fai, e io ho risposto che faccio il grafico. Visto che eravamo in un posto con una strana acustica e io ero a capotavola e questo ragazzo all’altro capo del tavolo, la parola “grafico” dalle mie corde vocali ai suoi padiglioni auricolari ha fatto questo viaggio qui: grafico grafico grafico ‘rafico ‘rafico ‘rafico ‘ra’ico ‘ra’ico ‘ra’ico dra’ico dra’ico dra’ico ‘dra’lico ‘dra’lico ‘dra’lico ‘draulico ‘draulico ‘draulico idraulico.

E il ragazzo mi ha detto: «Idraulico? Fico!».

Poi subito dopo abbiamo chiarito l’equivoco, e il ragazzo con molto imbarazzo mi ha detto che anche il grafico, come lavoro, in fondo non è male.

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