Piccolo editor

Sto leggendo Il grande gioco di David Almond. Avevo preso il libro in Sala Borsa Ragazzi a marzo, prima del lockdown, e poi tra lavoro, consegne, compiti e altre letture, ho rimandato la lettura fino a maggio. Tanto finché le biblioteche non riaprono, i prestiti non scadono. Negli anni, prendendo i libri in biblioteca, mi… Continua a leggere Piccolo editor

Mille parole

Dal 2 aprile fino a oggi, 17 aprile, per poco più di due settimane, ho avuto un account Instagram. Cercavo influencer di giardinaggio per una cosa che è troppo lunga da spiegare qui. Tra i vari social, Instagram è quello che mi incuriosisce di più, probabilmente perché funziona tutto per immagini, senza parole o con… Continua a leggere Mille parole

Perché ai bambini piacciono tanto gli indovinelli?

Perché ai bambini piacciono tanto gli indovinelli? A occhio e croce, direi, perché essi rappresentano la forma concentrata, quasi emblematica, della loro esperienza di conquista della realtà. Per un bambino il mondo è pieno di oggetti misteriosi, di avvenimenti incomprensibili, di figure indecifrabili. La loro stessa presenza nel mondo è un mistero da chiarire, un… Continua a leggere Perché ai bambini piacciono tanto gli indovinelli?

Un caveat

I bambini perdono la pazienza se chi scrive pontifica, fa il complicato, si compiace. La letteratura per ragazzi richiede invece di distillare: i romanzi migliori sanno rendere la speranza, la rabbia, la gioia, la paura nelle loro forme più pure e archetipiche. Pensate ai libri per ragazzi come alla vodka della letteratura. Perché dovresti leggere… Continua a leggere Un caveat

Sabato 9 febbraio alle 14

L’anno scorso mi hanno dato un compito particolare. Era questo: RACCONTATE QUELLO CHE VEDETE FUORI DALLA VOSTRA FINESTRA SABATO 9 FEBBRAIO ALLE 14. Quella volta ho avuto molte difficoltà a raccontare qualcosa, perché dovevo raccontare ciò che succede in una strada di periferia un sabato pomeriggio qualsiasi. Risposta: niente. Scrivere qualcosa sul niente non è… Continua a leggere Sabato 9 febbraio alle 14

Soltanto in California

In altri termini, non scrivete “scene alla californiana”. Si tratta di scene in cui due personaggi, che si conoscono appena, si siedono per bere un caffè e cominciano subito a parlare con intimità dei segreti più profondi e nascosti della loro vita: «Ho passato un’infanzia schifosa. Per punirmi mia madre era solita ficcarmi la testa… Continua a leggere Soltanto in California

Il giudizio favorevole del pubblico

Quando ci fu la prima de Il giustiziere della notte i giornalisti che recensirono il film nel nostro paese si sentirono moralmente offesi vedendo Charles Bronson che girava per Manhattan abbattendo tutti coloro che gli sembravano dei delinquenti: «Hollywood pensa forse che questo passi per giustizia?» Tuonavano. «Cos’è accaduto al giusto processo?». Ma in quasi… Continua a leggere Il giudizio favorevole del pubblico

Non cade foglia che Dio non voglia

Il mondo di una storia deve essere sufficientemente piccolo affinché la mente di un singolo artista possa abbracciare l’universo immaginario da essa stessa creato e giungere a conoscerlo con lo stesso grado di profondità e precisione con cui Dio conosce quello che ha creato. Come era solita dire mia madre: «Non cade foglia che Dio… Continua a leggere Non cade foglia che Dio non voglia