Cartoline estive

A luglio Giulio Perrone Editore ha tempestivamente dato alle stampe Cartoline estive, una raccolta di racconti brevissimi, così brevi che si potrebbero scrivere su una cartolina. E infatti sono cartoline letterarie, io ne ho scritte due, una l’ho spedita da Rimini nel 1992 e una qualche anno fa, da una spiaggia segreta che forse oggi… Continua a leggere Cartoline estive

Repertorio dei matti della letteratura russa

Con quattro mesi di ritardo, segnalo che a febbraio è uscito per Salani il Repertorio dei matti della letteratura russa, a cura di Paolo Nori, scritto da una cinquantina di autori tra cui ci sono anch’io. Abbiamo letto romanzi, racconti, poesie di autori russi e, leggendo, ci siamo appuntati certi personaggi, e soprattutto certi atteggiamenti… Continua a leggere Repertorio dei matti della letteratura russa

Piccolo editor

Sto leggendo Il grande gioco di David Almond. Avevo preso il libro in Sala Borsa Ragazzi a marzo, prima del lockdown, e poi tra lavoro, consegne, compiti e altre letture, ho rimandato la lettura fino a maggio. Tanto finché le biblioteche non riaprono, i prestiti non scadono. Negli anni, prendendo i libri in biblioteca, mi… Continua a leggere Piccolo editor

Perché ai bambini piacciono tanto gli indovinelli?

Perché ai bambini piacciono tanto gli indovinelli? A occhio e croce, direi, perché essi rappresentano la forma concentrata, quasi emblematica, della loro esperienza di conquista della realtà. Per un bambino il mondo è pieno di oggetti misteriosi, di avvenimenti incomprensibili, di figure indecifrabili. La loro stessa presenza nel mondo è un mistero da chiarire, un… Continua a leggere Perché ai bambini piacciono tanto gli indovinelli?

Un caveat

I bambini perdono la pazienza se chi scrive pontifica, fa il complicato, si compiace. La letteratura per ragazzi richiede invece di distillare: i romanzi migliori sanno rendere la speranza, la rabbia, la gioia, la paura nelle loro forme più pure e archetipiche. Pensate ai libri per ragazzi come alla vodka della letteratura. Perché dovresti leggere… Continua a leggere Un caveat

Il giudizio favorevole del pubblico

Quando ci fu la prima de Il giustiziere della notte i giornalisti che recensirono il film nel nostro paese si sentirono moralmente offesi vedendo Charles Bronson che girava per Manhattan abbattendo tutti coloro che gli sembravano dei delinquenti: «Hollywood pensa forse che questo passi per giustizia?» Tuonavano. «Cos’è accaduto al giusto processo?». Ma in quasi… Continua a leggere Il giudizio favorevole del pubblico

Non cade foglia che Dio non voglia

Il mondo di una storia deve essere sufficientemente piccolo affinché la mente di un singolo artista possa abbracciare l’universo immaginario da essa stessa creato e giungere a conoscerlo con lo stesso grado di profondità e precisione con cui Dio conosce quello che ha creato. Come era solita dire mia madre: «Non cade foglia che Dio… Continua a leggere Non cade foglia che Dio non voglia

Una storia portatile

«Qual è la sua ambientazione?» chiedo io. «L’America» risponde allegramente lo sceneggiatore. «Mi pare un po’ vasta. Ha in mente qualche zona in particolare?». «Bob, non ha importanza. Questa è la quintessenza della tipica storia americana. Parla di divorzio. Cosa potrebbe esserci di più americano? La possiamo ambientare in Louisiana, a New York o nello… Continua a leggere Una storia portatile

Ponti spezzati

Nel paesaggio giapponese un ponte dritto è banale, specialmente un ponte dove si passeggia. Un ponte spezzato come questo è un atto di fantasia che muove il pensiero in molte direzioni. Una regola giapponese dice: la perfezione è bella ma è stupida, bisogna conoscerla, usarla ma romperla. Bruno Munari, Fantasia